Il 12/10/1908 da Arino Giulio scrive a Guglielmo e a Giovanni che si trovano a Foza
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Giulio a Guglielmo  

  crono 7

 

doc. 12.10.08 n. a11

Arino 12.10.08

Caro Fratello Guglielmo

Oggi stesso che ti scrivo sono rivato quì Con somo piacere trovai il Papà di buon umore anzi ti dico che si porta molto meglio di questo inverno. Il Papà ti dice se ai ricevuto ciò che tà spedito a mezzo di Beppo Schiavina dunque rispondi su ciò. Noi tutti bene Bortolo e di suo solito.

Riguardo a quello che mi dicevi che ai piacere che ci sia anch'io il giorno del tuo Matrimonio allora o diciso di venire colà parecchi giorni in tua compagnia, mi risponderai in proposito e mi dicederai il giorno io dicevo di partire lunedì prossimo venturo. Dunque dimmi tu quando posso partire. Caramente ti bacia il tuo aff. Giulio. ricevi i più Caldi baci del nostro caro amato Papà unito pure i fratelli. saluti aff. alla tua Moglie.

Caro Giovanni, fra giorni verò colà a Foza per parecchi giorni, il Papà si porta bene, quì Cornelio lavora di continuo

caramente ti Bacia tuo Giulio tanti Baci i Bimbi.

Attendo pronta risposta.

Arivederci.

Note:

Giulio (21 anni) ha una licenza e va subito ad Arino, dove c'è il padre Pietro di 66 anni e piuttosto male in salute, mentre la madre Giuditta è già morta da qualche anno. Ad Arino c'è anche il fratello Cornelio di 32 anni che è descritto come gran lavoratore. Guglielmo (26 anni) si sta per sposare (24 ottobre) con Angela, di 18 anni, figlia del citato Beppo Schiavina e sorella della fidanzata di Giulio, Maria di 24 anni. Giulio sarà presente al matrimonio. Con Giovanni che ha allora 37 anni, il capofamiglia di fatto, i rapporti sono ancora buoni buoni.   Si guasteranno in modo irrimediabile con la guerra.