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Probabilmente, tra quelle che abbiamo è questa
la foto più antica di Foza. E' scattata dalla strada verso il Pubel, che allora era la strada per Valstagna, più o meno all'altezza della Scuola Materna. |
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La foto è presa alla
stessa altezza della precedente, ma dalla pozza
presente allora più o meno sul luogo occupato dalla attuale
Scuola Materna, forse qualche anno dopo la
precedente: i due alberi sulla sinistra sembrano
un po' più grandi.
La grande casa con gli archi al centro del paese era stata di proprietà di Don Giuseppe Cristiani. Non sappiamo dove fossero esattamente le case dei nostri ma probabilmente davanti la casa di Don Giuseppe, sulla destra. La strada che si vede tracciata a destra della chiesa porta al colle Obestap, proprietà della famiglia e chiamato Col de' Poi dal soprannome della famiglia. |
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La foto è presa dalla strada che porta al Col de' Poi, ad Est del paese. L'edificio che si vede a sinistra della chiesa potrebbe essere il famoso Albergo Munari. |
In
questa foto la piazza "bassa" del paese è
presa dall'alto, forse da un pallone
aerostatico; si osserva la gente che guarda
ammirata questa novità. La piazza sembra
ingombra di terra e pietre forse per qualche
lavoro che si stava facendo. |
Quest'altra
è presa più o meno dalla stessa posizione cioè
dove ora c'è la Locanda Speranza, ma dal basso e
in un altro momento. A destra si vede la
facciata del Municipio che era dove è
attualmente. La parte di piazza vicino alla
chiesa sembra ripulita, ingombra invece la parte
più vicina. Accanto agli uomini si vede quella
che sembra una ruota di un piccolo carro,
un'altra sembra appoggiata a terra. |
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Questa foto è stata scattata da davanti la chiesa e mostra la piazza "bassa". L'edificio a sinistra con la fontana davanti era, ed è tuttora, il Municipio. Dopo il Municipio, di fronte abbiamo l'edificio che ora è la Locanda Speranza a fianco della quale passa la strada che come mulattiera portava a Valstagna. Dall'altra parte della strada, a destra, gli edifici che ora sono l'Albergo Al Cacciatore e la prima, quella vista di fronte è la casa che poi fu prima di Don Andrea Grandotto e poi dei nostri nonni materni "fornari". Davanti a questa sulla destra scende la strada per Gallio. Dietro l'albero che si vede a destra e più in alto dovrebbero esserci state le case della Famiglia Cristiani. |
![]() Macerie della chiesa e del campanile come li aveva lasciati la guerra nel 1919. Anche degli edifici sulla piazza "bassa" era rimasto in piedi ben poco. |
![]() Uno dei primi edifici ricostruiti dopo la guerra fu il Municipio. Il paese era ancora pieno di macerie ma la gente aveva ripreso la sua vita |